Questo tipo di legame si stabilisce quando le caratteristiche energetiche dei due atomi contraenti sono nettamente diverse.
In questo caso la differenza di elettronegatività è maggiore di 1,9.
Si forma così un legame fra ioni di segno opposto tra i quali si esercita una reciproca forza di attrazione elettrostatica che si estende ai molti altri ioni presenti.
venerdì 21 dicembre 2012
LEGAME METALLICO
I protagonisti di questo legame sono ioni tutti dello stesso segno.
Cosa tiene gli uni agli altri questi ioni, malgrado l'azione repulsiva che si esercita tra cariche dello stesso segno?
I metalli hanno tutti una bassa energia di ionizzazione, cioè una notevole tendenza a cedere i loro elettroni di valenza, trasformandosi in ioni positivi. Inoltre, conosciamo le loro proprietà fisiche: sono buoni conduttori di calore ed elettricità, sono duttili, malleabili, hanno una particolare lucentezza, detta per l'appunto metallica, e una più o meno elevata densità. I metalli hanno una struttura cristallina in genere molto semplice: cubica a corpo centrato o cubica a facce centrate.
Cosa tiene gli uni agli altri questi ioni, malgrado l'azione repulsiva che si esercita tra cariche dello stesso segno?
I metalli hanno tutti una bassa energia di ionizzazione, cioè una notevole tendenza a cedere i loro elettroni di valenza, trasformandosi in ioni positivi. Inoltre, conosciamo le loro proprietà fisiche: sono buoni conduttori di calore ed elettricità, sono duttili, malleabili, hanno una particolare lucentezza, detta per l'appunto metallica, e una più o meno elevata densità. I metalli hanno una struttura cristallina in genere molto semplice: cubica a corpo centrato o cubica a facce centrate.
LEGAME DATIVO

L'ORBITALE IBRIDO sp 2

Gli orbitali ibridi sp2 presentano caratteristiche geometriche precise: essi formano angoli di 120° tra loro e sono complanari.
L'ORBITALE IBRIDO sp3
Avviene con molecole che posseggono quattro elettroni spaiati e ciò si può spiegare allo stesso modo dell'orbitale sp2.
Gli orbitali ibridi sp3 sono orientati nello spazio a 109° tra loro, cioè verso i vertici di un tetraedo regolare ( simmetria tetraedica )
L'ORBITALE IBRIDO sp
Ferma restando la configurazione elettronica di tutti gli atomi nel loro stato fondamentale, si può pensare che in taluni casi, la distribuzione elettronica ,a causa, delle energie in gioco, subisca delle alterazioni, in seguito alle quali alcune coppie di elettroni si spaiano e gli elettroni vanno ad occupare da soli orbitali vacanti caratterizzati da energia di poco superiore. In tal caso si dice che l'elettrone viene promosso ad altro orbitale.
Al momento della promozione dell'elettrone l'energia assorbita viene ripartita tra i due elettroni in ugual misura, tanto da essere in grado di descrivere entrambi un nuovo tipo di orbitale, l'ibrido sp.
Gli orbitali ibridi sp presentano sempre queste caratteristiche geometriche, anche in altre molecole: giacciono lungo la stessa retta e sono orientati a 180° l'uno rispetto all'altro.
lunedì 19 novembre 2012
LA TEORIA DEL LEGAME DI VALENZA
La teoria del legame di valenza afferma che:
un legame chimico si forma spontaneamente tra due atomi che presentino orbitali esterni e semivuoti ( incompleti ) al fine di conseguirne la saturazione.
Qui non si può realizzare l'ottetto elettronico di stabilità ma di saturare orbitali incompleti di per sè poco stabili.
venerdì 16 novembre 2012
LA TEORIA DI LEWIS E IL LEGAME COVALENTE

Nel 1916 Lewis diede per primo un'interpretazione elettronica al legame covalente.
Osservando il gruppo dei gas nobili e confrontando le loro proprietà chimiche con le loro strutture elettroniche, si avvide che, a parte l'elio il cui livello più esterno è composto da due elettroni, per tutti gli altri cinque gas il livello esterno presentava sempre otto elettroni.
Con felice intuizione Lewis attribuì la stabilità chimica di questi gas al loro ottetto elettronico esterno e avanzò l'ipotesi che gli altri elementi, che non presentano questa configurazione elettronica esterna, tendano a realizzarla:
- mettendo in compartecipazione elettroni tra loro;
- perdendo elettroni (ionizzazione positiva );
- acquistando elettroni ( ionizzazione negativa ).
- non spiega la formazione di molecole con atomi che hanno un numero minore o maggiore di 8 e- ;
- raggiungere un ottetto elettronico chiuso non basta da solo a giustificare la formazione di un legame.
Lewis rappresenta gli elettroni di valenza con dei puntini posti attorno al simbolo dell'elemento, che in tal caso assume il significato di nucleo.
LEGAMI CHIMICI
Oggi sappiamo che gli atomi componenti le molecole sono avvinti l'uno all'altro da forze, genericamente chiamati legami; inoltre sappiamo che i protagonisti dei legami chimici sono gli elettroni di valenza , cioè gli elettroni del livello energetico esterno degli atomi che contraggono il legame.
Infatti, gli elettroni esterni di un atomo, cioè quelli più lontani dal nucleo, ne subiscono meno l'attrazione; sono quindi più liberi, hanno maggiore energia e possono per ciò anche allontanarsi dal nucleo passando da un atomo all'altro.
Per rompere un legame chimico occorre fornire energia dall'esterno in misura diversa a seconda dei casi.
Questa energia è chiamata energia di legame.
L'energia di legame è la quantità di energia per mole necessaria a rompere un dato legame (allo stato gassoso) o anche l'energia sviluppata per mole quando i forma tale legame.
ELETTRONEGATIVITA'

E' la capacità che un atomo possiede di attrarre verso di sè la coppia di elettroni messa in gioco in un legame chimico.
Questa è la definizione che da L. Pauling all'elettronegatività e si basa su misure di entalpia di legame e non ha unità di misura.
L'elettronegatività varia da un minimo di 0,7 (Fr) a un massimo di 4 (F).
L'utilità pratica di questa proprietà atomica deriva dal fatto che quando due atomi contraggono un legame apportano ciascuno la propria elettronegatività.
Iscriviti a:
Post (Atom)
CERCA ANCHE IN WIKIPEDIA!
Risultati di ricerca
POST POPOLARI ;)
-
Utilizzando le piante di pisello, Mendel incrociò tra loro due linee pure, cioè piante che conservano sempre gli stessi caratteri da una gen...
-
Il patrimonio genetico procariote è formato da un unico cromosoma il cui diametro è di appena 2 nanometri ed è in genere circolare, cioè cos...
-
I silicati sono quei minerali che contengono come anioni gli ioni silicati. L'unità fondamentale del reticolo cristallino dei silicati...
-
Si definisce soluzione un miscuglio a due o più componenti le cui particelle, che hanno dimensioni inferiori a 1 nm, sono uniformemente di...
-
La temperatura della Terra aumenta di circa 30°C ogni chilometro di profondità. Nell'astenosfera, che è situata tra i 100 e i 250 ch...
-
Nel 1936 Ronald Fisher dimostrò che Mendel aveva manipolato i risultati delle sue ricerche per farle aderire meglio all'ipotesi che dove...
-
La moralità o concentrazione molare ( M ) esprime il numero di moli (n) di soluto contenute in un litro di soluzione. La molalità ...
-
A mano a mano che gli studi di genetica procedevano, divenne chiaro che le caratteristiche dominanti e recessive non sono sempre così nette ...
-
L'esperimento di Hershey e Chase prova definitivamente che il materiale genetico è contenuto nel DNA e non nelle proteine. Intorno al...
-
In una serie di esperimenti in cui venivano analizzate le mutazioni indotte da raggi-X sul fungo Neurospora crassa Beadle e Tatum dimostraro...