venerdì 16 novembre 2012

LA TEORIA DI LEWIS E IL LEGAME COVALENTE




Nel 1916 Lewis diede per primo un'interpretazione elettronica al legame covalente.
Osservando il gruppo dei gas nobili e confrontando le loro proprietà chimiche con le loro strutture elettroniche, si avvide che, a parte l'elio il cui livello più esterno è composto da due elettroni, per tutti gli altri cinque gas il livello esterno presentava  sempre otto elettroni.
Con felice intuizione Lewis attribuì la stabilità chimica di questi gas al loro ottetto elettronico esterno e avanzò l'ipotesi che gli altri elementi, che non presentano questa configurazione elettronica esterna, tendano a realizzarla:

  • mettendo in compartecipazione elettroni tra loro;
  • perdendo elettroni (ionizzazione positiva );
  • acquistando elettroni ( ionizzazione negativa ).
   La regola dell'ottetto, anche se è normalmente usata , è rigorosamente valida per gli elementi del secondo periodo però:

  • non spiega la formazione di molecole con atomi che hanno un numero minore o maggiore di 8 e- ;
  • raggiungere un ottetto elettronico chiuso non basta da solo a giustificare la formazione di un legame.
LEGAME COVALENTE : nasce dalla condivisione, da parte di due atomi, di una o più coppie di elettroni di legame. In tal modo, entrambi gli atomi realizzano l'ottetto di stabilità se tali vengono conteggiati per ciascuno degli atomi collegati.
Lewis rappresenta gli elettroni di valenza con dei puntini  posti attorno al simbolo dell'elemento, che in tal caso assume il significato di nucleo.     


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