lunedì 19 novembre 2012

LA TEORIA DEL LEGAME DI VALENZA


La teoria del legame di valenza afferma che:
un legame chimico si forma spontaneamente tra due atomi che presentino orbitali esterni e semivuoti ( incompleti ) al fine di conseguirne la saturazione.
Qui non si può realizzare l'ottetto elettronico di stabilità ma di saturare orbitali incompleti di per sè poco stabili.

venerdì 16 novembre 2012

LA TEORIA DI LEWIS E IL LEGAME COVALENTE




Nel 1916 Lewis diede per primo un'interpretazione elettronica al legame covalente.
Osservando il gruppo dei gas nobili e confrontando le loro proprietà chimiche con le loro strutture elettroniche, si avvide che, a parte l'elio il cui livello più esterno è composto da due elettroni, per tutti gli altri cinque gas il livello esterno presentava  sempre otto elettroni.
Con felice intuizione Lewis attribuì la stabilità chimica di questi gas al loro ottetto elettronico esterno e avanzò l'ipotesi che gli altri elementi, che non presentano questa configurazione elettronica esterna, tendano a realizzarla:

  • mettendo in compartecipazione elettroni tra loro;
  • perdendo elettroni (ionizzazione positiva );
  • acquistando elettroni ( ionizzazione negativa ).
   La regola dell'ottetto, anche se è normalmente usata , è rigorosamente valida per gli elementi del secondo periodo però:

  • non spiega la formazione di molecole con atomi che hanno un numero minore o maggiore di 8 e- ;
  • raggiungere un ottetto elettronico chiuso non basta da solo a giustificare la formazione di un legame.
LEGAME COVALENTE : nasce dalla condivisione, da parte di due atomi, di una o più coppie di elettroni di legame. In tal modo, entrambi gli atomi realizzano l'ottetto di stabilità se tali vengono conteggiati per ciascuno degli atomi collegati.
Lewis rappresenta gli elettroni di valenza con dei puntini  posti attorno al simbolo dell'elemento, che in tal caso assume il significato di nucleo.     


LEGAMI CHIMICI


Oggi sappiamo che gli atomi componenti le molecole sono avvinti l'uno all'altro da forze, genericamente chiamati legami; inoltre sappiamo che i protagonisti dei legami chimici sono gli elettroni di valenza , cioè gli elettroni del livello energetico esterno degli atomi che contraggono il legame.
Infatti, gli elettroni esterni di un atomo, cioè quelli più lontani dal nucleo, ne subiscono meno l'attrazione; sono quindi più liberi, hanno maggiore energia e possono per ciò anche allontanarsi dal nucleo passando da un atomo all'altro.

Per rompere un legame chimico occorre fornire energia dall'esterno in misura diversa a seconda dei casi.
Questa energia è chiamata energia di legame.
L'energia di legame è la quantità di energia per mole necessaria a rompere un dato legame (allo stato gassoso) o anche l'energia sviluppata  per mole quando i forma tale legame.

ELETTRONEGATIVITA'




E' la capacità che un atomo possiede di attrarre verso di sè la coppia di elettroni messa in gioco in un legame chimico.

Questa è la definizione che da L. Pauling all'elettronegatività e si basa su misure di entalpia di legame e non ha unità di misura.

L'elettronegatività varia da un minimo di 0,7 (Fr) a un massimo di 4 (F).
L'utilità pratica di questa proprietà atomica deriva dal fatto che quando due atomi contraggono un legame apportano ciascuno la propria elettronegatività.


CERCA ANCHE IN WIKIPEDIA!

Risultati di ricerca

POST POPOLARI ;)