martedì 26 marzo 2013

ROSALIND FRANKLIN

Rosalind Franklin nacque a Londra da una famiglia di banchieri di origine ebraica.
A guerra finita si trasferì a Parigi per specializzarsi nella tecnica della diffrazioni ai raggi X, un metodo utilizzato anche per analizzare molecole di grandi dimensioni.
Per le sue competenze venne inviata al King's college di Londra dove erano iniziate le ricerche sul DNA.
Alla stessa ricerca lavoravano anche il biologo James Watson e il biochimico Francis Crick.
L'esperienza acquisita da Rosalind le permise di realizzare un particolare dispositivo per scattare fotografie ad alta definizione di singoli filamenti del DNA e di ottenerne una serie di immagine per diffrazione dei raggi X. Nello stesso anno, la scienziata potè così definire due caratteristiche strutturali decisive della molecole del DNA.
Il modello della struttura del DNA fu elaborato da Crick e Watson, grazie a un furto operato ai danni di Rosalind Franklin. Watson infatti si impossessò dei dati e delle immagini realizzate da Rosalind con i raggi X, provenienti dal laboratorio della scienziata e su questi fondò con il collega il celebre modello a doppia elica.
Quando i due scienziati resero noto il loro risultato, Rosalind se ne rallegrò non immaginando che quel successo fosse basato  sulla sua prova sperimentale.
Nel 1958 Rosalind si ammalò di tumore e morì, dopo aver lavorato fino all'ultimo alla spiegazione della struttura del virus.
Nel 1962 Watson e Crick ottennero il premio Nobel per la Medicina per la scoperta della struttura del DNA, ma non riconobbero il contributo di Rosalind Franklin neppure durante il loro discorso di ringraziamento.
Il fatto che i suoi dati stessero alla base del modello del DNA venne reso noto solo nel 1968.

sabato 23 marzo 2013

ALFRED D. HERSHEY e MARTHA CHASE

L'esperimento di Hershey e Chase prova definitivamente che il materiale genetico è contenuto nel DNA e non nelle proteine.
Intorno al 1940 ebbe inizio una serie di esperimenti fondamentali che utilizzavano un tipo di organismi particolarmente adatti per la sperimentazione e destinati a diventare molto importanti nel settore della ricerca; tali organismi erano i virus che aggrediscono i batteri e che per questo sono detti batteriofagi.
I batteriofegi sono chiamati anche fagi.
L'analisi chimica dei batteriofagi rivelò che essi sono costituiti quasi esclusivamente da DNA e proteine.
La questione su quale molecola costituisse i geni vitali, cioè il materiale ereditario che dirige la sintesi di nuovi virus all'interno della cellula batterica fu appunto risolta da Hershey e Chase.

Esperimento di Alfred Hershey e Martha Chase

venerdì 22 marzo 2013

ENZIMI

Questo è un breve video condiviso da cosmo blog ( blog di Alessandro Zanini).
Questo video spiega  molto bene e in modo chiaro il lavoro degli enzimi.


GEORGE WELLS BEADLE E EDWARD LAWRIE TATUM

In una serie di esperimenti in cui venivano analizzate le mutazioni indotte da raggi-X sul fungo Neurospora crassa Beadle e Tatum dimostrarono che tali mutazioni causavano delle modificazioni in particolari enzimi coinvolti nelle vie metaboliche cellulari.
Fu così che potè essere provato un collegamento diretto fra i geni e le reazioni enzimatiche, mettendo a punto la celebre ipotesi " un gene un enzima".

Ecco il link di un'animazione sull'esperimento svolto da Beadle e Tatum! 

I GENI :)

Il gene è l'unità ereditaria fondamentale degli organismi viventi.
I geni corrispondono a porzioni di codice genetico localizzate in precise posizioni all'interno della sequenza e contengono tutte le informazioni necessarie per la produzione di una proteina.
Essi sono contenuti ed organizzati all'interno dei cromosomi, presenti in tutte le cellule di un organismo.
La definizione di gene presenta diverse eccezioni a seconda che si considerino organismi procarioti o eucarioti.
Nei primi il gene è costituito esclusivamente da sequenze codificanti, negli altri anche da sequenze non codificanti.
Nel gene eucariotico la sequenza codificante si definisce esone e quella non codificante introne.

PHOEBUS LEVENE

Phoebus Levene fu un biochimici lituano che studiò lungamente il DNA e scoprì che esso contiene adenina,guanina,timina,citosina, deossiribosio ed un gruppo fosfato.
Oltre a scoprirne i componenti, Levene formulò alcune ipotesi sulla struttura del DNA che si rivelarono poi corrette.
Egli mise in luce la disposizione dei componenti secondo la frequenza ripetuta fosfato-zucchero-base, unità che chiamò per la prima volta nucleotide, ed ipotizzò che le molecole di DNA non fossero altro che filamenti composti da nucleotidi collegati fra loro attraverso i gruppi fosfato, considerati lo scheletro del DNA stesso, inoltre pensava fosse una struttura di sostegno per le proteine.


mercoledì 20 marzo 2013

CURIOSITA'

Pazzia di un 40 enne californiano che ha speso più di 40 mila euro per farsi leggere il DNA e sapere come morirà!!
Ecco il link!! :)

I NUCLEOTIDI

I nucleotidi costituiscono il DNA.
Ogni nucleotidi è composto da una base azotata, da uno zucchero a 5 atomi di carbonio chiamato desossiribosio e da un gruppo fosfato.
Vi sono due tipi di basi azotate: le purine, che presentano una struttura a due anelli , e le pirimidine che hanno un solo anello.
Nel DNA vi sono due tipi di purine, l'adenina e la guanina, e due tipi di pimiridine, la citosina e la timina.
Pertanto, il DNA è costituito da quattro tipi di nucleotidi che differiscono soltanto per il tipo di purina o di pirimidina.
Nel 1943, dopo quasi dieci anni di analisi chimiche e numerosi esperimenti condotti sui batteri, il medico canadese Oswald T. Avery e i suoi collaboratori erano arrivati a stabilire che fosse il DNA, e non le proteine , il materiale genetico della cellula, ma fu necessario molto tempo prima che questa scoperta  fosse pienamente riconosciuta.
Ciò accadde in parte perchè i batteri, in quanto procarioti, erano considerati organismi inferiori e un po' speciali, e in parte perchè la molecola del DNA, costituita solamente da quattro diversi nucleotidi, sembrava essere troppo semplice per il compito enormemente complesso di portare l'informazione
ereditaria.

FRIEDRICH MIESCHER

Il DNA venne isolato per la prima volta dal medico tedesco Friedrich Miescher nel 1869.
La sostanza isolata da Miescher era bianca,zuccherina, leggermente acida e contenente fosforo e, poichè era stata trovata soltanto nei nuclei delle cellule, venne chiamata acido nucleico.
Il nome fu in seguito modificato in acido desossiribonucleico per distinguere questa sostanza da una simile l'acido ribonucleico (RNA).
Grazie a diversi esperimenti condotti agli inizi del secolo scorso, era anche noto che il DNA è costituito da nucleotidi. 

IL DNA: IL CODICE DELLA VITA

Le prime analisi chimiche del materiale ereditario rivelarono che il cromosoma eucariote è costituito sia da acido desossiribonucleico ( DNA) sia da proteine e che queste sostanze erano presenti nei cromosomi in quantità più o meno uguali; entrambi questi tipi di molecole, perciò, avrebbero potuto avere il ruolo di materiale genetico.
Tuttavia, le proteine sembravano rappresentare la soluzione più probabile grazie alla loro maggior complessità chimica; esse, infatti, sono polimeri di amminoacidi presenti nelle cellule in 20 tipi diversi.
Il DNA , invece, è un polimero formato solamente da quattro diversi tipi di nucleoidi.
Gli studiosi di biologia fecero subito notare che gli amminoacidi potevano disporsi in moltissimi modi diversi.
Molti studiosi ritenevano quindi che i geni fossero di natura proteica e che i cromosomi contenessero gli stampi dai quali venivano copiate tutte le proteine necessarie per la cellula, ma poi questa ipotesi si dimostrò errata.

venerdì 15 marzo 2013

LA CELLULA E LA VITA :)

Un giorno un bimbo venne alla luce
grazie a una cellula che velocemente si riproduce.
La cellula eucariote era chiamata
e in 4 parti si era separata.
La meiosi di 5 parti si compone
e dei cromatidi avviene l'unione.
Il cromosoma così era chiamato
e ogni uomo da ciò è caratterizzato.
23 cromosomi da mamma e 23 da papà
maschio o femmina che sarà??
9 mesi dovranno aspettare
per il loro bimbo incontrare.
Un nome gli sarà dato
e nella vita sarà molto fortunato.
Per il semplice fatto che è al mondo
potrà iniziare un cammino secondo.
Qualche volta sarà dura
e avrà qualche disavventura,
mamma e papà lo criticheranno
ma sempre lo sosterranno.
Non così sempre sarà
anzi la vita ci sorprenderà
ma come finirà non si sa
e chi vivrà, vedrà!
questa poesia è ormai conclusa
un pò  alla rinfusa
ma finiamola così
con qualcosa di profondo
la vita è la cosa più bella del mondo!!!

                                                                                  Giulia Giannini

martedì 12 marzo 2013

MEIOSI DANCE! :D

Un video divertente sulla meiosi la meiosis square dancing!

LA MEIOSI

La meiosi è un processo di divisione mediante il quale una cellula eucariota con corredo cromosomico diploide dà origine a 4 cellule con corredo cromosomico aploide.
Ovvero da una cellula madre si formano quattro cellule figlie,tutte diverse fra loro.


ARRIVA BIOLOGIA!!!

Nelle ultime settimane messa da parte la verifica di chimica abbiamo iniziato biologia.
Per prima cosa abbiamo parlato di mitosi e meiosi.

LA MITOSI

La mitosi è la riproduzione per divisione equazionale della cellula eucariote. La mitosi è molto simile alla meiosi, si distinguono dal fatto che la mitosi forma 2 cellule diploidi con lo stesso numero di cromosomi della cellula madre, invece nella meiosi si formano 4 cellule aploidi con il corredo cromosomico dimezzato.

La mitosi si divide in varie fasi chiamate:

  • profase
  • metafase
  • anafase
  • telofase
eccola!!! una piccola rappresentazione virtuale della mitosi.


la mitosi e i cromosomi spiegato ai bambini!!! ( eplorando il corpo umano)

martedì 5 marzo 2013

OSSOACIDI ( OSSIACIDI)


Si tratta di composti ternari, la cui molecola è formata da idrogeno, non-metallo,ossigeno.

NOMENCLATURA IUPAC : conoscendo la formula di un ossoacido la sua denominazione è : acido seguito dalla radice del non-metallo con suffisso -ico.
I prefissi monosso-, diosso- , triosso- ecc. precisano gli atomi di ossigeno presenti.

NOMENCLATURA TRADIZIONALE : poichè gli ossoacidi si ottengono dalle anidridi per aggiunta di acqua, il nome rispecchia quello della corrispondente anidride.
Ma : -osa diventa -oso / e -ica diventa -ico

IDROSSIDI

Sono composti ternari, la cui molecola è formata da : metallo, ossigeno, idrogeno.

NOMENCLATURA IUPAC : si forma con idrossido di.. seguito dal nome del metallo.
Se nella formula vi sono più gruppi OH si ricorre ai prefissi di-, tri-, tetra- ecc.

NOMENCLATURA TRADIZIONALE : si forma con idrossido di... o idrato di.... seguito dal nome del metallo.

COMPOSTI CHE CONTENGONO OSSIGENO

Questi composti possono essere raggruppati in tre classi principali: ossidi, idrossidi, ossoacidi.

OSSIDI
Sono composti binari contenenti ossigeno.

NOMENCLATURA  IUPAC : conoscendo la formula, si usa l'espressione ossido di... seguito dal nome dell'elemento associato all'ossigeno.
Anche in questo caso si ricorre ai prefissi: mono- , di-, tri-, tetra- ecc. per indicare il numero degli atomi presenti nella formula.

ESEMPIO : CO : monossido di carbonio

NOMENCLATURA TRADIZIONALE : esistono tre classi di ossidi: ossidi basici, perossidi , ossidi acidi ( o anidridi).

OSSIDI BASICI  : sono formati da metallo e ossigeno.

OSSIDI ACIDI ( O ANIDRIDI) :   sono formati da non-metallo e ossigeno.
- se il non-metallo ha un solo N.O. l'anidride assume il suffisso -ica. 
- se il non metallo ha due N.O. l'anidride assume il suffisso -osa oppure -ica.
- se i N.O. sono più di due si adotta il prefisso ipo- nel caso del N.O. minimo e il prefisso per- nel caso del N.O. massimo.

I COMPOSTI SENZA OSSIGENO

Sono composti binari, formati cioè da due diversi elementi, tra i quali non compare l'ossigeno.

NOMENCLATURA IUPAC
NOME : conoscendo la formula ,il nome del composto assume il suffisso -uro applicato all'elemento che si trova a destra nella formula. Segue la particella  "di" e il nome dell'altro elemento. Si usano i prefissi : di- , tri- , tetra-, ecc. per indicare il numero degli atomi presenti nella formula.

ESEMPIO : CaCl2 : dicloruro di calcio

NOMENCLATURA TRADIZIONALE
La nomenclatura tradizionale suddivide questo tipo di composti in tre classi: idruri, idracidi,sali di idracidi.
Quando nella formula compare un metallo con due N.O. esso assume il suffisso -oso per il N.O. inferiore e -ico per quello superiore.

  • IDRURI: sono composti da un metallo e idrogeno. Negli idruri l'idrogeno ha N.O. -1.
ESEMPIO : NaH : idruro di sodio
  • IDRACIDI : sono composti da idrogeno e un non-metallo. il nome è: acido seguito dalla radice del non-metallo con suffisso -idrico.   
  • SALI DI IDARCIDI :  sono composti da metallo e non-metallo. Il nome del sale ha suffisso -uro applicato alla radice del non-metallo, seguito dalla particella "di" e dal nome del metallo.                                                                                                                                                                                 

LA NOMENCLATURA

E' molto complesso tentare di classificare l'enorme moltitudine di composti chimici esistenti.
Un tempo erano molto in uso nomi che nulla avevano a che fare con la composizione chimica dei composti e che nel loro complesso costituiscono la cosiddetta nomenclatura corrente.
Attualmente esistono due tipi di nomenclatura che spesso si alternano nell'uso: nomenclatura tradizionale e nomenclatura IUPAC.


  • Nomenclatura razionale IUPAC: essa rispecchia fedelmente la formula, cioè la composizione chimica dei composti, mettendo in evidenza gli atomi.
  • Nomenclatura tradizionale : essa è precedente alla IUPAC e si basa sulla distinzione degli elementi in metalli e non-metalli.

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