
Con un eccezionale combinazione di intuito e fortuna, Morgan scelse il moscerino della frutta Drosophila melanogaster come modello: tra i numerosi vantaggi dell'utilizzare questi insetti ci sono non solo la possibilità di tenerli in semplici bottiglie e la facilità con cui si riproducono, ma anche il fatto che presenta solo 4 paia di cromosomi.
Una delle più vistose e importanti caratteristiche dei moscerini della frutta è il colore rosso brillante degli occhi; un giorno comparve nella colonia un mutante: un moscerino dagli occhi bianchi.
Il mutante,un maschio, fu incrociato con una femmina con gli occhi di colore rosso: il fenotipo occhi bianchi sembrava essere recessivo.
Sulla base di questi esperimenti Morgan e i suoi collaboratori formularono la seguente ipotesi: il gene per il colore degli occhi è presenti solo sul cromosoma X.
Infatti il cromosoma Y del moscerino maschio porta pochissime informazioni genetiche. Una femmina eterozigote perciò ha sempre gli occhi rossi e questa è la ragione per cui non c'erano femmine con gli occhi bianchi nella seconda generazione. Invece, un maschio con cromosoma X che possiede l'allele "occhi bianchi" dovrà sempre avere gli occhi bianchi dal momento che non è presente nessun altro allele.
FONTI : libro di biologia
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